KERB MOTORI N.1-2012 - page 54

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Il nome di Guy Ligier è da tempo scol-
pito nell’olimpo dell’automobilismo
sportivo. Atleta di grande livello nel ca-
nottaggio, nel rugby (con il Vichy) e nel
motociclismo, intraprende successiva-
mente la carriera di pilota d’auto.
Guida tra le altre anche una Cooper-Ma-
serati in F.1 nel ’66: un segno del destino,
dato che Ligier e Maserati torneranno a
incrociare le proprie strade negli anni a
venire. I suoi risultati migliori come pilo-
ta li ottiene con i Prototipi, vincendo con
Jo Schlesser - di cui è amicoe socio, la 12
Ore di Reims nel 1967 con una FordGT40
MkIIB. Dopo la morte di Schlesser avve-
DOUCE FRANCE: LA SAGA LIGIER
nuta nel G.P. di Francia di F.1 a Rouen nel
1968, al volante di una Honda sperimen-
tale, Ligier decide di diventare costrut-
tore e di correre solo con proprie auto.
Per rendereomaggio all’amico scompar-
so battezzerà con le iniziali di quest’ul-
timo seguite da una numerazione pro-
gressiva, tutti i suoi modelli. Il primo, la
Ligier JS1, è un coupéGT conmeccanica
Ford. Nel 1971 nascono la sport JS3 (che
corre anche la 24 di Le Mans) e l’evolu-
zione della JS1, denominata JS2, entram-
be spinte da un motore Ford Cosworth.
Grazie ai buoni uffici di Ligier con Ci-
troën - alla quale all’epoca appartiene la
Maserati - dalla fine del 1971 la scuderia
per essere più competitiva passa ai pro-
pulsori modenesi, che utilizza fino a tutto
il 1974. Con una Ligier-Maserati JS2, nel
1973 disputa il Giro d’Italia automobisti-
co anche il nostroVittorio Brambilla.
Nel 1974 la vettura ottiene il suo miglior
piazzamento nella 24 Ore di Le Mans,
con un 8° posto finale affidata a Laffite-
Serpaggi, e sempre in quella anno con-
quista una dopietta nel Tour de France
con Larrousse-Nicolas-Rives (noto gior-
nalista transalpino) seguiti da Darniche-
Jaubert. Nel 1975 Ligier torna amontare i
motori FordCosworth, dopo cheCitroën
©Maserati
©Maserati
©Stefano Iori
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