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za di 13.629 km che risale al 1923 e utilizza
principalmente normali strade aperte al
pubblico. Dal 1966 è stato raccordato al
circuito permanente Bugatti di 4.165 km.
La domenica precedente la corsa, le ve-
rifiche tecniche e sportive iniziano nel
pomeriggio, quindi si può usare lamatti-
nata libera per visitare l’Abbazia d’Epau
a 5 kmdal centro, oppure la città vecchia
con la cattedrale di Saint Julien che so-
vrasta la piazza delle verifiche. Lì vicino,
in un angolo della Place des Jacobins,
c’è l’ufficio turistico che vende i biglietti
per la gara ed effettua la prenotazione
delle ultime camere libere negli alber-
ghi della zona, ma la domenica è chiuso.
Il lunedì full-timeverifiche,perpoter foto-
grafare le auto iscritte in ogni dettaglio.
Urge arrivare presto per parcheggiare
bene. Il martedì è prevista la sessione
autografi alle 17.00. L’anno scorso si è
svolta in pit-lane, quindi mezza giorna-
ta la si può spendere nei dintorni di Le
Mans, andando a scoprire il castello di
Lude, 45 km a sud, vicino al sito arche-
ologico di Aubigné-Racan; oppure più
lontano - a 58 km – c’è l’abbazia bene-
dettina di Solesmes. Per info,
the.com. Il mercoledì mattina lo si deve
impegnare con una visita al leggendario
Hotel de France a LaChartre sur Le Loir, il
tempo di un caffè per ammirare i nume-
rosi cimeli risalenti alla fine degli anni ‘50
quando nell’albergo faceva base il team
Aston Martin, poi John Wyer ne rimase
ospite anche con il team Mirage. Foto
d’epoca alle pareti e altri documenti vi-
sibili su esplicita richiesta al proprietario,
se ritiene che siate veramente appassio-
nati e competenti. Al pomeriggio prima
dell’inizio delle prove libere, si può ini-
ziare a prendere confidenza con il villa-
gio del circuito: modellini, libri, gadget,
foto giochi, ricchi premi e cotillons.
Il giovedì mattina va dedicato al grande
Museo della 24 Heures, davanti all’in-
gresso del circuito, con annesso par-
cheggio. Nel 2011 ha festeggiato il 50°
anno di apertura con un’esposizione di
vetture Porsche. Il pomeriggio invece si
può arrivare fino al villaggio di Arnage,
a 5 km dal circuito ed apprezzare la vita
nella via centrale, costeggiata da pub
stracolmi di inglesi arrivati dal mercole-
dì. Si guardano improvvisate prove di
accelerazione (in realtà solo per pochi
metri) sotto l’occhio vigile della Gen-
darmerie e si ammirano le autoparcheg-
giate ai lati: Lotus, TVR, Bentley, Ferrari,
Maserati, Porsche e - of course - Aston
Martin. Poco prima delle 19.00 trasferi-
mento in massa nell’omonima curva per
assistere alle qualifiche e se fa freddo e
tira vento, bevi birra e sei contento.
Venerdì mattina dedicato all’apertura
della pit-lane e viaggio alla scoperta dei
box: km e km su e giù, avanti e indietro
a caccia dei gadget che normalmente i
team offrono al pubblico. Ovviamente
quei team che hanno il braccino corto
perdono fans a ogni cartolina o poster
mai consegnati, e quando una chitarra
lancinante a mo’ di Jimi Hendrix suona
l’inno americano, tutti di corsa al box
General Motors: è il momento del po-
ster Corvette. In attesa della parata dei
piloti nelle vie del centro, si può arriva-
re al villaggio di Saint-Saturnin, 18 km a
ovest di Le Mans, dove tutti gli anni si
svolge un raduno di auto d’epoca, de-
dicato sempre ad una marca diversa
.
In alternativa si diserta questa trasferta,
ci si trasferisce in centro (con enormi
problemi di parcheggio) e si visitano
le seguenti “parrocchie” in attesa della
Parade dalle 18 alle 20 (vedi mappa de-
dicata). In Place de la République c’è un
bel negozio di modellismo in generale.
Entrate dentro il Passage du Commer-