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amico Loris Kessel, scomparso nel
2010 per una malattia, iniziò a corre-
re con un’Alfa Spider. Passò poi nel
1974 in F.3. L’anno seguente gareggiò
con vetture Sport e F.2, e fu vicino alla
vittoria all’Estoril sotto la pioggia. Nel
1976 forte della sponsorizzazione degli
orologi Tissot, firmò un contratto con
John McDonald e il Ram Racing, che
schierava una vetusta Brabham BT44B,
per disputare le gare europee del Mon-
diale. Prese parte a cinque G.P. qualifi-
candosi in tre, oltre che alle due corse
fuori campionato che si disputavano in
Inghilterra. Il miglior piazzamento fu un
12° posto. Poi fu costretto a interrom-
pere la stagione e a fare causa al team,
che aveva “venduto il sedile” a più pi-
loti. Nel frattempo Tissot si accordò
per diventare lo sponsor della stagio-
ne 1977 della Ensign di Clay Regazzoni,
che si accingeva a lasciare la Ferrari.
Kessel invece entrò in possesso di una
vecchia Williams-Wolf, che nel 1976 era
stata utlizzata da diversi piloti tra i quali
Jacky Ickx, Arturo Merzario, Michel Le-
clère, senza ottenere risultati particola-
ri. Questa vettura non era altro che una
trasformazione di una Hesketh del ’74
modificata e ridenominata da FrankWil-
liams nel ’75, sponsorizzata Ambrozium,
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quando ci corse Jacques Laffite che fu
grandioso 2° al Nuerburgring. Kessel
effettuò qualche test con questa mono-
posto con livrea nera e sponsor Kessel
Watch, ditta di orologi che all’epoca
aveva messo in piedi con il fratello, con
l’idea di provare a qualificarsi per il G.P.
d’Italia. Constatato che ormai non era
più competitiva, trovò lo sponsor Apol-
lon - un “gerovital” dell’epoca, e si fece
convincere a modificare radicalmente
la macchina. L’incarico fù affidato al Fly
Studio Caliri-Marmiroli e l’auto venne
ribattezzata con il nome dello sponsor.
Senza prove e sviluppo a sufficienza e
a causa di un problema tecnico in pro-
va l’impresa non riuscì, e Loris decise
di lasciare per un po’ l’ambiente. Aprì
un garage, diventando poi concessio-
nario Honda, Alfa Romeo, Rolls-Royce,
Lamborghini, Bentley, Ferrari e Mase-
rati. La Apollon ora appartiene ad un
collezionista, riportata nella configura-
zione bianca e rossa della Williams del
1975. Di lei rimane però uno splendido
modellino in scala 1:43, un kit in resina
e metallo appena presentato dalla CP
Model, a 45 euro più spese di spedizio-
ne. Davvero eccezionale il catalogo F.1
di questa piccola azienda laziale, www.
cpmodel.it. Nel 1981 Kessel tornò in F.2
MatildeModel
viaTogliatti, 31
I-42020Montecavolo (RE) - ITA
tel.: (+39) 0522245096
fax: (+39) 0522245435
e-mail:
Nella foto sotto, l’Apollondi F.1 nel kit in scala 1:43 realizzatodellaCPModel.
A lato, lavettura inprovaaMonzanelG.Pd’Italia 1977 con LorisKessel.
Inbasso, Loris con il figlioRonnie.
con il team Horag di Markus Hotz e ne-
gli anni successivi corse nell’Endurance
con Cheetah e Alba Carma e acquistò
l’Ensign MN177 ex-Regazzoni per cor-
rere in gare storiche. Nel ’91 gareggiò
nel Campionato Sport Svizzero, che poi
vinse con Osella. Nel 1993 concluse al
7° posto di classe e al 3° di categoria
la 24 Ore di Le Mans con una Porsche
962 del TeamObermaier, in equipaggio
conOppermann eAltenbach. Negli anni
2000 invece, Kessel e il suo team hanno
vinto diversi titoli nel Campionato Italia-
no GT, nel Challenge Ferrari e in altre
serie nazionali.
(a. citt.)
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