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tello del quarto miglio e stavo procedendo verso il quinto,
dove era posizionata la fotocellula che avrebbe dato inizio al
rilevamentodella velocità. Cercavodi rimanere a circa 20me-
tri dal margineesternodellapista, per riuscire ad andaredirit-
to con la visione periferica, mantenendo però la testa abbas-
sata sul cruscotto. L’ago del contagiri è rimasto fisso a quota
3.900 (dunque i 7.800 giri effettivi) per tutto il miglio lanciato e
il motore sembrava non riuscire ad andare oltre. Ad ogni
modo, una volta superate le bandiere verdi che segnalavano
la fine del tratto cronometrato, ho rallentato e imboccato la
strada di accesso per tornare al punto di partenza, nella spe-
ranza di aver fatto qualcosa di buono. Da lontano, ho visto
Matt e Roger Russell, un altromeccanico del Team South Bay,
sventolare sorridenti il foglio dei risultati: 207,605 km/h! Bene,
eravamo ametà strada. Adessodovevamo effettuare il lancio
di ritorno nello stesso giorno, come prescritto dalle norme
AMA, per riuscire nell’impresa e battere ufficialmente il re-
cord della Buell. Il lancio di ritorno ha preso il via dal setti-
mo miglio, in direzione opposta rispetto a quello di andata.
Quando è arrivato il mio turno, in tutta onestà, ho rifatto né
più e né meno quanto compiuto nel lancio di andata, confer-
mando una velocità di 208,217 km/h, per una media pari a
207,914, nuovo record AMA! Anche se può sembrare un risul-
tato tutt’altro che eclatante per una moto di 1.000 cc, bisogna
ricordare che il Lago Salatodi Bonneville si trova a 1.308metri
sul livello del mare, cosa che comporta una perdita di poten-
za del 13% per i motori aspirati. Sul livello del mare, infatti, la
Norton dovrebbe essere tranquillamente in grado di supera-
re i 230 km/h. Per lo stesso motivo, in passato, tanti record
di velocità su terra sono stati stabiliti aDaytona Beach, corren-
do direttamente sulla sabbia con il mare di fianco! Sarebbe
stato bello superare il muro dei 210 km/h, così due giorni più
tardi, dopo che sul Lago Salato si era abbattuta una tempesta
di raro calibro, ci siamo presentati di nuovo sull’International
Course. Un’attenta rilettura del regolamento durante quella
“pausa forzata” ci aveva rivelato che in realtà potevamo ri-
muovere il filtro dell’aria di serie, e utilizzare un carburante
con minor numero di ottani e una maggiore percentuale
di ossigeno. Questi accorgimenti avrebbero dovuto garantir-
ci un incremento di potenza del 3% senza correre il rischio di
detonare. Ancora una volta sono partito dal terzomiglio, nel-
la speranza di guadagnare giusto quei pochi km/h in più per
poter centrare l’obiettivo. Tuttavia nonostante durante il lan-
cio sia andato ancora tuttoper il versogiusto, il risultato è sta-
to al di sotto delle aspettative: soli 207,605 km/h. E’ parso
quindi chiaro a tutti che quella velocità fosse il massimo rag-
giungibile dalla Norton in altura e con un’aerodinamica non
perfetta a causa del manubrio alto. Avevamo già battuto il
record della Buell, quindi l’obiettivo era raggiunto: la Norton
aveva ottenuto il suo un nuovo record. Nel 2011 ci siamo presi
un anno sabbatico. Matt ha aperto una nuova e più grande
concessionaria sull’altro latodella PacificaCoast Highway e ci
ha dedicato tutto il suo tempo e i suoi dollari.Torneremo
quest’anno a Bonneville, con una Triumph Thunderbird Storm
ufficiale, per battere i record FIM e AMA nella classe fino a
2.000 cc., attualmente detenuti dalla Harley Davidson. La Pirel-
li ci sta preparando una gomma posteriore speciale e prove-
remo a superare le 170 miglia orarie! Non vedo l’ora di conti-
nuare a scrivere il seguito di questa “ballata del Lago Salato”
(Hugo Pratt docet, con una variazione sul tema) …
KERB 1.12