KERB MOTORI N.1-2012 - page 13

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degno di una berlina e non affatica chi è alla guida. Dopo 10
ore di viaggio, nonostante le dovute pause lungo autostrade
piene di curiosi, abbiamo voglia di fare due passi e la Valle
dellaMarna che si estende da Champillon a Epernay è un fa-
cile invito a nozze. In questopunto, i Galli prima e i Romani in
seguito posero le proprie basi, sfruttando lo strategico cro-
cevia che porta a Reims. E siccome i Galli e i Romani erano
uomini acuti, scelseroquesto luogo ancheper la vistamozza-
fiato che si estende sui vigneti di champagne più famosi del
mondo. In quel punto preciso, che un tempo era un ufficio
di posta in cui Napoleone amava ricoverare durante gli spo-
stamenti per raggiungere i campi di battaglia, oggi si erge il
“Royal Champagne”, una struttura alberghiera di alto livello,
di proprietà del Gruppo Baglioni e diretta da David Casade-
wall. Membrodellaprestigiosa catenadei Relais &Chateaux,
l’Hotel è capace di offrire ai propri ospiti, sia in camera che
nei saloni, una delle più belle viste di tutta questa zona. Do-
minando incontrastato il panorama di vigneti che va dall’an-
tica abbazia di Hautvillers fino a Epernay, anche la cantina
del ristorante del Royal Champagne non può non offrire una
ricca selezione di oltre 200 etichette di produttori di bollicine
di qualità. Non dovendo più guidare per una notte intera la
nostra GranTurismo, ci abbandoniamo al piacere tanto scon-
tato quanto sublime di bere un calice di champagne, seduti
nel cuore dell’omonima regione Champagne. È un po’ come
andare in Borgogna e bere un rosso importante o in Toscana
e gustare un vero Brunello. La cucina del Royal Champagne,
guidata dall’esperto Frank Taupin, non è da meno e capita
spesso che, per indicare il punto preciso di produzione di
uno champagne, il cameriere si sposti verso la vetrata e in-
dichi con un dito un punto sulla collina davanti a noi. Piccoli,
maprofondi piaceri della vita. Le luci di Epernay timidamente
si accendono dopo il tramonto e squarciano l’oscurità che
avvolge gelosamente i vigneti più celebri del mondo.
La mattina seguente, dopo una rilassante dormita, sfruttiamo
la lucemigliore dell’alba per fotografare laMaserati sotto le
tribuneedavanti ai boxdel Circuitodi Gueux. La situazioneè
paradossale: tutto le strutture coloratedai loghi dei numerosi
sponsor dell’epoca sono intatte. L’autodromo sembra anco-
ra in funzione, se non fosse per la segnaletica stradale con-
temporanea e per l’asfalto cittadino. Ci viene in aiuto Mon-
sieur Gérard Cuif, Presidente Onorario dell’Associazione
Amici del Vecchio Circuito di Gueux e organizzatore a metà
settembredel “Week-Endde l’Excellencede Reims”, unama-
nifestazione di rilievo internazionale che richiama su questo
circuito centinaia di auto e migliaia di persone. L’Associazio-
ne è impegnata a recuperare nel modo più rispettoso tutte
le strutture rimaste di questa vecchia pista, che, sottolinea
Monsieur Cuif, “insieme a Spa e a Monza era uno dei circuiti
al mondo capaci di far emergere i veri campioni, grazie alle
caratteristiche dei propri tracciati. Su questi circuiti la media
complessiva per auto con circa 290 cavalli era di 200 km/h.
“Piccoli,maprofondi piaceri dellavita”
AReims,
tra il vecchio circuito
e le cantinedi
champagne
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