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di Stefano Iori - Foto Ed Heuvink e Mark Vincent, Stefano Iori
/www.6-12-24.comVOGLIA DI GRANDE SLAM DAYTONA-SEBRING
D
al Sud Africa e Bologna, a Brownsburg, Indiana, ma per Wayne
Taylor e Max Angelelli, sportivi di razza, quest’ultima è ormai
casa loro. Il primo ha vinto campionati ovunque abbia potuto
gareggiare. Tre volte campione IMSA WSC, primo nella cate-
goria Prototipi a Le Mans nel ’98 con la Ferrari 333SP Doyle-Risi, due
volte a Daytona nella Rolex 24 e una nella 12 Ore di Sebring, primo an-
che nella Petit Le Mans di Road Atlanta sempre nel ’98. Da otto anni
si è messo in proprio, fondando il team omonimo con al suo fianco il
nostro connazionale, e di fatto non corre più o quasi. Lui Max, invece,
fa la spola tra Monaco e Indianapolis, guida solo nelle “classiche” e
gestisce come manager una decina di piloti al top: Collard, Maassen,
Briscoe, Lamy, Minassian, Zonta, ecc. Driver veloce, esperto, completo,
una persona seria: debutta in F. Alfa Boxer, tante stagioni in F.3 con vit-
toria nel Tricolore ’92 e quasi bis in Germania l’anno dopo, 2° a Macao
nel 1996; anni di corse in GT, pilota ufficiale Panoz e Cadillac anche a Le
Mans. Poi il connubio con Taylor, il titolo Grand Am nel 2005 e la 24 Ore
di Daytona, un altro trionfo nel TUDOR USSC 2013. Il Wayne Taylor Racing
schiera una Corvette Dallara Daytona Prototype spinta da un motore
Chevrolet V8 di 5.5 litri, ed è stata la prima a usare telai Dallara fin dal
2008. Nel 2014 il team si è classificato secondo, e al volante si alternano
Jordan e Ricky Taylor, figli di Wayne, coadiuvati nei momenti topici da
“ Max the Axe “: l’uomo delle imprese impossibili nelle fasi più con-
citate di gara, quando c’è da rimontare oppure quando bisogna fare
il gap con chi insegue e consolidare la leadership. Max con le sue 27
vittorie è il “signor Wolf”: risolve i problemi. La sua esperienza ha dato
frutti anche nell’ultima gara 2014, la Petit Le Mans. Sedici anni dopo quel
successo di papà Wayne, i fratelli Taylor & Max hanno riportato in ba-
checa la coppa del vincitore della 10 Ore americana. Quest’anno il WTR